Ieri all’IFC, il cinema del West Village, ho visto Bombshell The Hedy Lamarr Story, interessante documentario, prodotto da Susan Sarandon, sulla vita della bellissima attrice Hedy Lamarr, che negli anni Trenta divenne la bomba sexy per eccellenza del cinema americano, stella di punta della Metro Goldwyn Mayer. Nativa di Vienna, Hedy fu scoperta per la sua incredibile bellezza ma la ragazza era anche molto intelligente. Quando Louis B. Mayer il potentissimo e stronzissimo proprietario degli studio più importanti di Hollywood la scrittura le offre una paga di 120 dollari a settimana. Hedy, già scaltra a vent’anni, rifiuta solo per presentarsi a una cena di gala con l’abito couture più sfarzoso che possedesse, lasciando l’intera sala, uomini e donne comprese, a bocca aperta. Immediatamente il notorio avido Mayer le propone una paga di 500 dollari a settimana. La prima apparizione sullo schermo di Hedy è nel film erotico Extase, il primo film in cui la protagonista compare nuda e dove simula un orgasmo ben prima della buffa Meg Ryan in Harry Ti Presento Sally (tra l’altro scena girata nello storico deli Katz’s Delicatessen nel Lower East Side di NY. Nomen Omen?). Il film del 1932 provoca un autentico scandalo e bolla Hedy come una sessuomane, stigma che le rimarrà appiccicato tutta la vita. Estasi è un film d’autore pubblicizzato con allusioni di pornografia (per la première a Vienna il 18 febbraio 1933, come “un’erotica rappresentazione di disinibiti impulsi sessuali”).
Ma la bella Hedy è anche un’inventrice e avrebbe facilmente potuto diventare una scienziata se fosse nata in un’altra epoca e forse se non fosse stata così bella. Hedy, accanita antinazista, durante la guerra studia un sistema che aiuti gli alleati a prevalere sul nemico tedesco assicurando la segretezza delle comunicazioni. La scoperta fondamentale di Hedy Kiesler e George Antheil fu che la trasmissione di onde radio poteva essere trasferita da un canale radio all’altro a intervalli di tempo regolari in una sequenza di successione dei canali nota soltanto al trasmettitore ed al ricevitore. Per adottare una sequenza sincronizzata e concordata nel cambio dei canali, Antheil suggerì di adottare un sistema (vero e proprio rudimentale codice macchina) simile a quello dei rotoli di carta perforati adoperati nelle pianole meccaniche. Il progetto fu presentato al “National Inventors Council” di Washington e brevettato l’11 agosto 1942 come “Sistema di Comunicazione Segreta – n. 2 292 387.
Il lavoro di Lamarr e Antheil è alla base della tecnica di trasmissione conosciuta come Frequency-hopping spread spectrum, utilizzata tuttora nella telefonia mobile, per la trasmissione di dati Bluetooth e nelle reti wireless. In pratica si deve a Hedy l’invenzione del wi-fi. Brevetto che oggi le varrebbe 30 miliardi di dollari. Alla faccia di chi la considerava solo una bella faccina. Il solito maschilismo ebete.
Hedy ha vissuto più vite di un gatto, sposandosi diverse volte, diventando una bravissima mamma di due figli, lottando contro le dipendenze perché Hollywood drogava le sue attrici con upper (speed e metamfetamina) e downer (sonniferi e pillole) per farle lavorare strenuamente. A lei i fumettisti Bob Kane e Bill Finger si ispirarono per creare il personaggio di Catwoman.
Negli anni Novanta, dopo la cancellazione del segreto militare sul brevetto, cominciano a diffondersi le tecnologie basate sulla sua invenzione. Hedy Lamarr, da attrice dimenticata, torna tardivamente alla ribalta come geniale inventrice. Nel 1997 riceve – ormai vecchia, malata e quasi cieca – il prestigioso Electronic Frontier Foundation Pioneer Award per il suo contributo al progresso nel campo delle telecomunicazioni e dell’informatica. “Era ora”, è il suo lapidario commento. Dopo la morte, avvenuta nel 2000, viene inserita insieme con George Antheil nella National Inventors Hall of Fame degli Stati Uniti. Il 9 novembre 2015, in occasione del centunesimo anniversario della nascita, Google le ha reso omaggio con un doodle animato in cui sono riassunti i momenti più importanti della sua straordinaria carriera. Esagerata, incredibile, sopra le righe. Larger than life.
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