Oh poffarbacco, che diavolo sarà mai questo BlogJob (letteralmente lavoro di blog)? Le motivazioni che si celano dietro la scelta di questa parola sono essenzialmente due: in primis, la parola BJ tira e attira quindi ho pensato che una buona dose di ‘marketting’ potesse giovare al mio neo-nato diario. In secondo luogo, giocare con le parole e lingue rappresenta la mia pappa quotidiana, di cui faccio laute e maliziose scorpacciate, a uso, consumo e abuso di chi si diletta a leggermi. Motivazioni d’attrazione e ludibrio a parte, questo blog vuole essere un’ironica e disinvolta piattaforma ‘senza cerniere’ (termine che si rifà alla famosa zipless fuck coniata nel 1973 dalla scrittrice americana Erica Jong nel suo bestseller Paura di Volare) sul tema del sesso e dell’amore, pulsione e sentimento, istinto ed emozione. Il nome invece di questo blog, RobbieDoesBlogging, con un’insana dose di autoironia è ripreso da uno storico film porno americano dei tardi anni Settanta, ‘Debbie Does Dallas’. In pratica, Debbie si fa Dallas, con tanto di ‘pom-pom’ che volano e squadre in visibilio. Quel film, insieme all’altro iconico porno di quell’era, il notorio Deep Throat – Gola Profonda, fanno parte della cosiddetta Era Dorata del Porno, quando un manipolo di arditi ‘cineasti’ decise di infrangere i tabù imperanti nella vita sessuale americana durante il periodo dell’imminente rivoluzione sessuale. Così al pari dei nanetti fotografati in giro per il mondo, io scriverò il blog fotografandomi in ogni mia penegrinazione (ops lapsus freudiano) al grido di ‘Robbie Does …’ e relativo luogo di destinazione (o vittima di destinazione). Il sottotitolo ‘Correndo lungo il Delta di Venere’ è un tributo a due mie passioni: la corsa che mi ha trasformato in un’endorfinomane, modellando le mie chiappe da ‘anta’ in cuscinetti d’acciaio e Anaïs Nin, appassionata e indomita scrittrice degli anni Trenta, famosa per la scrittura erotica, definita da Henri Miller, suo mentore letterario e sessuale, il ‘linguaggio uterino’. Nonché autrice appunto de ‘Il Delta di Venere’ e soprattutto del mastodontico ‘Diario’, scritto ininterrottamente e convulsamente dal 1931 al 1966, tema che fu il fulcro della mia tesi di laurea. Allenare il corpo e nutrire la mente. Due rovesci della stessa medaglia, che in questo caso è il conseguimento del benessere psicofisico. Ma è la ricerca in primis a svolgere un ruolo chiave nella mia vita di pellegrina del dharma, sempre anelante verso qualcosa di nuovo e di sconosciuto. Mai seduta e sedata. Riposerò sugli allori a fine corsa ma, nel frattempo, rifuggo a gambe levate la monotonia e la sedentarietà. Assaporando ogni fruttifero, proibito, indigesto boccone che la vita mi pone sul piatto. Femmina dotata di insani appetiti sono. E desidero condividere con voi il mio ricettario di gusti, vizi e sviste. Inoltre, nella sezione ispirazioni troverete la pagina viaggi condita di dritte e consigli su città e paesi del mondo che amo visitare, sculettando e flirtando in giro per il globo.
N.B. Questo blog è concepito per illudere gli sconosciuti a credere che la mia vita sia più intrigante di quanto non sia in realtà.