Qui il mio quinto racconto erotico per il blog del sito di sex-toys mysecretcase, questa volta dedicato al sesso tra una donna matura e un giovane amante. L’illustrazione è presa dal sito pornobello
Lasciata la tentacolare movida sessuale di New York City, sono rientrata nel rigore borghese di Milano e uno sbadiglio si è impossessato del mio “furore uterino”. Sono una donna che ama la diversità, attratta dalla disinvoltura di costumi e dalla libertà mentale, una combinazione piuttosto rara nella nostra penisola provincialotta e cattobigotta, dove impera il detto vizi privati, pubbliche virtù. Io preferisco di gran lunga vizi pubblici, private virtù perché vado fiera delle mie pulsioni e sono priva di qualsiasi senso di colpa di matrice religiosa. Inoltre, con l’arrivo della stagione invernale, anche la mia joyful pussy – la vispa passera – si arrende alla pigrizia e contempla il letargo dei sensi perché il freddo inibisce il desiderio e il grigiore deprime lo spirito. E’ questa dunque la perfetta stagione per rispolverare dal little black book, l’agendina privata, un amante già rodato per i sollazzi del talamo. Una sorta di Deliveroo del sesso. Perché la pietanza giunga calda e rapida a rifocillare è consigliabile scegliere un produttore locale così da essere sicuri che la voglia sia esaudita in tempi brevi. Di consegna. Il piatto preferisco sia ricco e variegato e amo gustarmelo con andamento lento. Mi è bastata una scorsa per individuare il perfetto candidato al ruolo di toy-boy invernale. Eh sì, altra regola: preferisco gli ingredienti freschi! Individuato il mio “ristoratore” preferito, ho inserito l’ordine con la specifica: “Gradirei la colazione a letto.” Mezz’ora dopo la sexy delivery è arrivata a destinazione. I convenevoli hanno presto e per fortuna lasciato spazio alla passione della carne, fresca e cotta a puntino. A. mi ha subito surriscaldato il palato con un appassionato bacio, quelli dati con le mani sulla testa, quasi a volerti divorare il volto. Dalla sua bocca, sono passata a baciargli collo, petto e continuando a scendere gli ho slacciato camicia e pantaloni, sfilato la cintura e liberato il sesso, sapientemente stretto tra le mani. Voglia di sesso, di lui, di liquidi, di corpi, di scontro. L’eccitazione è scaturita non solo alla visione di quel corpo tonico e glabro ma anche dalla consapevolezza che tra noi non sussiste alcuna complicazione sentimentale. I nostri sono incontri votati al piacere di entrambi. Infusi di leggerezza e di perversione. Nessun giudizio se non il supplizio dei sensi. A. ama e conosce il sesso, del resto a iniziarlo fui proprio io quando aveva diciassette anni. Età legale in Italia, giusto per pararmi le chiappe, e senza alcuna vittima perché il giovinetto era dissolutamente consenziente. Ma quando sono così giovani si rischia l’effetto nausea da sballottamento perché l’inesperienza li porta a fare troppo “bum bum bum” senza sapere bene come muoverlo né come muoversi tra le lenzuola. Ed è qui che entra in lussurioso gioco la donna più matura insignita del ruolo di nave scuola e da brava capitana di fregata ho insegnato al marinaretto come cavalcare le onde del materasso. Ritrovarlo tra le mie braccia, e le mie cosce, dopo più di un decennio è stato stupefacente. A. bacia benissimo, non solo la bocca, ma tutto: seno, capezzoli, ventre, figa, culo. Non si pone limiti. E’ un animale libero sessualmente e sa dare piacere perché ama il piacere. Un simile livello di disinvoltura è ciò che mi eccita di più, insieme al ritmo dei corpi, allineati sulla stessa lunghezza d’onda. Siamo partiti quasi intimiditi con il cuore che batteva forte. Sentirlo pulsare nel suo corpo levigato mi ha rilassato ed eccitato facendo scomparire qualsiasi residuo imbarazzo. Ed è stata furia dei sensi. Ci siamo spogliati e adagiati sul letto, accarezzati e annusati, baciati e leccati, cambiando posizioni e finendo a praticarci un famelico 69, entrambi ricoperti dei nostri liquidi. Il primo round è terminato con una magistrale fellatio “dopata” quando mi sono spruzzata in bocca un prodotto che anestetizza la gola (non distribuito in Italia) e che consente di mimare oralmente le performance delle pornostar. A. è andato in visibilio e mi ha letteralmente “face-fucked”, ossia mi ha scopato la bocca con furore. Accasciati nel letto, nella sua fase post-orgasmica ero così eccitata che ho fatto scendere le mie dita sul clitoride per raggiungere anch’io l’estasi del piacere. Ma non era finita. Di rado lo è con i più giovani. Dopo un breve riposo, A. ha ripreso a stimolarmi scendendo dalla bocca al seno, dal ventre al sesso, mandandomi in visibilio mentre gli tenevo stretta la testa tra le cosce. In preda ai nostri istinti basici, mi sono messa su di lui e ci siamo regalati una bellissima scopata, la migliore che avessimo mai fatto. Talmente travolgente da avermi fatto raggiungere l’orgasmo prima di lui. Quando vengo, vorrei solo un panino al salame e godermi il momento di relax. A. era ancora visibilmente eccitato ma con la mia proverbiale sensibilità gli ho fatto cenno di stare quieto e di lasciarmi cullare nella mia beatitudine. Quasi sul punto di prendere sonno, ho sentito alle mie spalle un rumore peculiare e girandomi ho visto che se lo stava menando inginocchiato sul letto. L’immagine di questo biondino nudo accanto a me che si masturbava guardandomi il culo ha riacceso con prepotenza il mio desiderio e, seppur stanca, del resto ho 46 anni, mi sono detta “Roberta dormirai quando sarai morta”. Con i toy-boy, my ladies, ci vuole un fisico bestiale e un appetito pantagruelico. Caselle entrambe spuntate!
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