Oggi 20 marzo è la giornata della felicità. E il sesso, oltre all’amore, gioca un ruolo primario nel benessere psicofisico degli esseri umani. Questa ricorrenza, seppur banale, mi ha fornito lo spunto per raccontarvi di una delle principali fonti del mio blog, la pimpante ed esilarante Dr. Ruth Westheimer, di cui scrissi già qui. La minuscola Dr. Ruth, “alta” 1,40, alla veneranda età di 90 anni, è ancora oggi la sex-therapist più famosa degli Stati Uniti, dove nel 1981 lanciò un programma radiofonico dall’audace titolo Sexually Speaking. L’impareggiabile Dr. Ruth, che parla con marcato accento tedesco, è l’emblema della joie de vivre, espressione francese che inneggia alla gioia di vita. La sua storia è un esempio di resilienza e di forza d’animo. In pillole, eccola qui (fonte):
- Karola Ruth Siegel (Westheimer è il suo nome da sposata) nasce in una famiglia ebreo-ortodossa nella Germania nel 1928. Allo scoppiare della Seconda Guerra Mondiale, Ruth, appena dodicenne, viene separata dalla famiglia e mandata in un orfanotrofio in Svizzera. Non vedrà più la sua famiglia, deportata e presumibilmente morta nel campo di concentramento di Auschwitz.
- All’età di 16 anni, Ruth si trasferisce in Palestina, si unisce all’Haganah, un’organizzazione paramilitare ebraica, viene addestrata come sniper e partecipa attivamente alla Guerra d’Indipendenza dello Stato d’Israele. La sua carriera militare ha breve durata quando una bomba d’artiglieria colpisce il suo dormitorio a Gerusalemme. Ruth rimane seriamente ferita al punto che i dottori temono non possa più camminare. Ma Ruth si riprende e si trasferisce a Parigi per studiare psicologia alla Sorbona. Nel 1956 emigra negli Stati Uniti e trova lavoro presso una clinica di Planned Parenthood a New York. All’inizio, il modo schietto con cui le sue colleghe discutono di questioni mediche femminili la sciocca ma, a un certo punto, trova l’ispirazione per intraprendere una nuova carriera. Il suo dottorato la vede impegnarsi nel campo della sessualità umana e la porta ad aprire uno studio privato nel 1975.
- Cinque anni dopo, Betty Elam, dirigente dell’emittente radiofonica WYNY di New York, mentre è alla ricerca di nuovi talenti, durante una conferenza sente parlare Ruth e rimane colpita dalla sua abilità di discutere un argomento delicato, come quello del sesso, con candore, onestà e humor. Nel settembre del 1980, Dr. Ruth diventa la voce della trasmissione Sexually Speaking, un format di 15 minuti in onda la domenica sera a mezzanotte.
- Il pubblico va in visibilio per Dr. Ruth, in parte perché rappresenta un’assoluta novità: una donna cinquantenne che parla in maniera franca e schietta di un argomento considerato tabù e lo fa con un marcato accento tedesco. (Il quotidiano The Wall Street Journal ha definito la voce di Ruth come un “incrocio tra Henry Kissinger e Minnie.”) La minuta dottoressa diventa presto un’icona culturale.
- Il programma radiofonico Sexually Speaking è quindi esteso a un’ora e Dr. Ruth inizia a rispondere alle telefonate degli ascoltatori. Nel giro di qualche anno, 78 stazioni radio americane mandano in onda la sua trasmissione. Dr. Ruth trascorre gli anni Ottanta conducendo la sua trasmissione e tenendo una rubrica di consigli sessuali su una rivista, oltre a scrivere libri, produrre un gioco da tavolo a lei ispirato e a comparire in numerosi talk-show, tra cui anche lo show cult The Tonight Show condotto dal comico americano Johnny Carson.
- Dr. Ruth è encomiata a livello globale per essere stata la prima a discutere in maniera più libera e onesta di questioni sessuali. Si tratta di un riconoscimento estremamente importante perché la notorietà di Dr. Ruth è avvenuta negli anni in cui irrompe la crisi dell’AIDS. Nel 2009, la rivista Playboy ha messo Dr. Ruth al tredicesimo posto nella sua classica delle “55 Personalità Più Importanti nel Campo del Sesso degli Ultimi 55 anni.”
Nel suo ultimo libro The Doctor Is In: Dr. Ruth On Love, Life and Joie de Vivre la vivace Ruth racconta la sua vita e come la sua resilienza e il suo entusiasmo di vita (zest for life) le abbiano permesso non solo di sopravvivere ma di godere appieno dell’esperienza umana. Il suo consiglio è concentrarsi sul presente, prestare attenzione e cure nei confronti degli altri, fare domande, essere curiosi, essere giocosi. Secondo lei, la joie de vivre significa comprendere il modo migliore per godere della vita, smettendola di lamentarsi e scrollandosi di dosso la negatività, approcciando le difficoltà con spirito combattivo e allegro. Di certo, Dr. Ruth è un’ottimista e lo è in barba al dolore e alle prove che ha sopportato nella sua esistenza. La sua fede, l’ebraismo, parla di mitzvahs, comandamenti e/o azioni caritatevoli. Nessuno di noi può fare tutto ma se ognuno di noi s’impegna a fare la sua parte, tutti noi possiamo dare un contributo. Che sia un atto di gentilezza, di garbo, di rispetto nei confronti dell’altro da noi. Contribuire ad alleggerire la vita, sessuale e non solo, del prossimo di sicuro è uno dei mitzvah perseguiti da Dr. Ruth e anche dalla vostra Robbie. Perché uno dei benefici del circondarsi di joie de vivre è che si tende ad attrarre nella propria sfera umana molta gente, affascinata da quest’ondata di energia positiva. E per sentire e condividere quest’energia rosa si deve essere in grado di vivere tutto lo spettro delle emozioni, dalle più gioiose alle più tristi. La joie de vivre è una questione di atteggiamento nei confronti della vita e anche il sesso ne uscirà migliorato e arricchito. Secondo Dr. Ruth la maggior parte dei problemi della sfera sessuale è di origine psicologica e non di rado l’origine va ricercata nella noia, sentimento che abbatte qualsiasi stimolo.
Alla portentosa vita di Karola Ruth Seigel è stata anche dedicata anche una commedia teatrale a Broadway dal titolo Becoming Dr. Ruth
Dr. Ruth è moderna e ha pure un suo canale Youtube. Qui vi allego un suo esilarante siparietto sul sesso dove predica alle donne di mostrare all’uomo cosa vogliono e cosa necessitano per avere un orgasmo. “Non pensate che lui lo sappia. Fateglielo vedere!” E soprattutto tenete fuori dalle lenzuola la noia senza curarvi dell’essere o meno ‘normali’ a letto. Parole sante, diavolo di una Dr. Ruth!
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