A mio parere, le religioni, tutte, sono acerrime nemiche della libertà, dell’emancipazione e dei diritti delle donne. Tetri e cupi anfratti di credenze fasulle, che si cullano e prosperano sul senso di colpa. Anzi, nel sesso di colpa perché un leitmotiv che accomuna le religioni è la sessuofobia, la colpevolizzazione del piacere, la denigrazione della donna. Le gerarchie ecclesiastiche sono tutte in mano allo strapotere degli uomini. Anche nel caso della chiesa (volutamente con la minuscola) cattolica a discorrere di tematiche familiari/femminili sono un branco di maschi, alcuni decisamente poco irreprensibili. Ultima notizia di cronaca, appunto, la storiaccia molto sordida dell’Abate di Montecassino (direi più Montecazzino) che ciulava allegramente in giro per il globo ciulando i soldi dell’8X1000. Ecco, se potessi reincarnarmi vorrei rinascere vescovo in una calda sauna. Invece, le suorine rammendano calzini e preparano brodetti. Eh che palle! Noi condannate da secoli ad assecondare i loro desideri, imposizioni, castrazioni. Anacronistici i loro rituali, ipocriti i loro dettami, ignobili le loro regole. Io vivo in uno stato laico sulla carta e grottescamente religioso nella pratica. Mi vergogno di vivere in un paese dove nel 2015 non esistono diritti per le coppie di fatto, siano esse composte da un uomo e una donna, da due donne o da due uomini. Io non sono coppia e quindi potrei fottermene disinvolta di questioni che non mi toccano. Non voglio avere figli. Non voglio sposarmi. Non voglio essere due. Mi vergogno di abitare una terra di mignottari cattobigotti ipocriti e violenti. Dove non esiste una legge contro il reato di omofobia. Ossia se ti ammazzo di botte perchè sei un lurido frocio/una schifosa lesbica l’odio omofobo che mi spinge a farlo non è considerato un’aggravante. Io trovo tutto questo allucinante e indegno di un paese che, invece, baldanzoso si professa morale e cattolico. Dove la misericordia? Dove la carità? Ma del resto in questo stivale del cappero, persino lo stupro fino al 1996 era considerato un reato contro la morale e non contro la persona. Non sono distinzioni da poco. In pratica, affermando che la violenza sessuale non offendeva principalmente la persona, coartandola nella sua libertà, ma ledeva una generica moralità pubblica si dimostrava che il bene che si voleva proteggere e tutelare non era tanto la persona quanto il buon costume sociale secondo il quale la donna non era libera di disporre di alcuna libertà nel campo sessuale. Anzi, per convenienza dell’ordine sociale, la sua sessualità era negata, repressa o volta solo alla riproduzione della specie (cit). Sono fermamente convinta che un domani quando il potere, quello vero, ossia economico, politico, sociale, sarà nelle mani delle donne, il nostro mondo vivrà un rinascimento. Non lo scrivo da femminista incazzata con gli uomini in quanto tali. Amo gli uomini, ne sono complice, amica e amante. Tuttavia, ci temete, cercate di strozzare la nostra emancipazione, dominandoci nel lavoro e nelle politiche sociali. Una donna deve lavorare il doppio per guadagnare il 30% (in media) meno di un uomo. Eppure siamo le prime a scuola, il tasso delle laureate supera di gran lunga quello degli uomini e siamo capaci di mediare. E di fare l’amore e non la guerra. Adesso vi lascio con l’esilarante video di Louis CK, comico, produttore, regista, attore, bla, bla, bla americano, di grande successo che parla in maniera schietta e altamente scorretta di qualsiasi tematica.
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