Oggi 22 settembre 2016 il mio governo, di quel paese che anticamente era definito Belpaese, adesso più che altro Vai a quel paese, ha avuto l’infausta idea di indire un fantomatico #fertilityday per sensibilizzare l’opinione pubblica sul grave problema del tasso di natalità in costante diminuzione. L’Italia è il paese dell’Unione Europea con il tasso di natalità più basso (8×1000). Prima osservazione: a giudicare dalla penosa e squallida deriva morale, culturale, umana di questi anni orribili, se la razza italica si estinguesse, forse non sarebbe poi un male così grande. Sono una ferma sostenitrice dell’evoluzionismo. Ormai sembra che a prevalere sia invece l’involuzionismo, allora facciamola finita. Estinguiamoci e amen, con buona pace della malefica Chiesa Cattolica e delle sue ridicole e datate politiche familiari. Seconda osservazione (concedetemela in quanto linguista e traduttrice): perché mai nel paese di Dante, di un idioma bellissimo e ricco come l’italiano, dobbiamo scimmiottare l’Albertone nazionale di Tu Vuoi Fa’ l’Americano e chiamare ogni cazzo d’iniziativa (perché d’iniziative del cazzo, si tratta, vedi anche #familyday) in lingua inglese?! Jobs Act, Stepchild Adoption, Welfare e potrei continuare per pagine e pagine. Chiamalo Giorno della Fertilità. Già in Italia il tasso di analfabetismo funzionale è pari al 47% (dati dell’OCSE), la gente a malapena sa parlare, men che meno scrivere, in italiano e il nostro governo pensa bene invece di infarcire di anglicismi ogni discussione. A posto, anzi mi scappa un bell’appostone! Insomma, la gente non capisce un cazzo, tanto vale inventarsi parole e vedere il gregge degli webeti seguire silente e sottomesso la corrente in piena di puttanate che ci vengono propinate (e che siamo ben lieti d’ingoiare quotidianamente). Ma torniamo prepotentemente, oggi sono una furia, sulla polemica che l’iniziativa di sto’ Falloppio Day ha scatenato in rete. Io trovo futile e fatuo celebrare una giornata della fertilità come concetto meramente riproduttivo, invece di focalizzare fondi e idee per aiutare e supportare le famiglie, i singoli, le ragazze madri nel difficile percorso della maternità, di studiare politiche familiari, di garantire lavoro (i figli costano, chiedetelo ai miei genitori!) perché i figli non si espellono solo dalla vagina e puff è fatta ma vanno cresciuti, allevati, educati, curati. Come ha commentato Arturo Scotto, capogruppo dei Sel Sinistra Italiana:”La campagna di comunicazione ministeriale sulla fertilità ha mostrato chiaramente non tanto l’intento di informare, ma piuttosto quello di promuovere un’ideologia di parte. Che va nella direzione di scelte di governo volte a svuotare la sentenza della Corte Costituzionale che ha superato il divieto di fecondazione eterologa, ignorare le difficoltà che molte donne incontrano nel ricorrere alla legge sull’interruzione volontaria di gravidanza, spingere verso una condanna mondiale della maternità surrogata intesa addirittura come crimine contro l’umanità”. Il Ministero della Salute Lorenzin e il suo staff hanno pensato male di lanciare una campagna ai limiti del ridicolo, se non anche gravemente retrograda ed offensiva nei confronti delle donne (ovvio nella campagna non c’è alcun riferimento al ruolo dell’uomo, e andiamo avanti così!), con una serie di immagini vergognose (qui il link per ammirare l’aberrante campagna, prontamente ritirata dopo lo sdegno della rete. Ecco io voglio i NOMI degli autori di siffatta porcheria). Voi penserete ma come hanno fatto a promuovere una simile campagna? Potrebbero mai cadere più in basso? E la risposta è arrivata, loud and clear, ieri quando sul sito officiale del Ministero della Salute è comparsa un’altra immagine sul tema della fertilità che surclassa in idiozia e offesa persino le orride immagini precedenti. Guardare per credere qui. Sul sito del Ministero oggi non la troverete perché di nuovo, dopo la comprensibile bufera scatenata dall’immagine della famigliola bianca bella e buona opposta al gruppo di neri rasta brutti e cattivi (che fumano anche droga!), il Ministro Lorenzin ha ritirato pure questa, togliendo il mandato al direttore della comunicazione. Sorge spontanea, e per nulla polemica, una domanda: ma chi cazzo controlla e monitorizza simili stronzate? Di nuovo, vogliamo i nomi e cognomi dei responsabili. La polemica, sia chiaro, non è sul messaggio di incoraggiare le nascite e la natalità, anche se personalmente ritengo che il nostro mondo sia sovrappopolato, ma sul modo in cui quel messaggio è stato veicolato. Sono altresì curiosa di sapere quale sia stato il compenso ricevuto da questi “geni” della comunicazione. Scritto questo, oggi giornata della fertilità io la celebrerò fumando canne insieme alle cattive compagnie, sbevazzando e facendo sesso protetto o contro natura. A ognuno lo stile di vita che più si addice. Colonna Sonora rigorosamente by The Rolling Stones (anche Rolling Stoned!)