Ehi rockers, bentrovati su rocknrollradio. Di chi laviamo oggi i sudici panni in pubblico? Le nostre rockstar certamente ci offrono un ampio e sozzo parco divertimenti da cui attingere. Il concetto ‘sex drugs and rock ‘n’ roll pare sia stato coniato nel 1973, l’anno in cui mostri sacri del rock, del calibro di The Who, Alice Cooper e Led Zeppelin vanno in tour e stabiliscono un nuovo standard di dissolutezza. E’ allora che nasce la rockstar moderna. Michael Walker, giornalista di musica rock americano, conferisce al 1973 il titolo di ‘anno in cui morirono gli anni Sessanta.” E’ infatti in quell’anno che escono tre album iconici: “Quadrophenia” degli Who, “Houses of the Holy” dei Led Zeppelin e “Billion Dollar Babies” di Alice Cooper. E a seguire sempre nel 1973 le suddette band vanno in tour negli Stati Uniti a promuovere gli album. E il mondo del rock non sarebbe più stato lo stesso. Parola delle band, dei fan, dei promoter, delle groupie e degli spacciatori di allora. E’ un fenomenale cataclisma di depravazione, lascivia, sregolatezza: non esiste alcuna barriera, né alcun limite. Le rockstar diventano autentici tiranni e le depravazioni del backstage sono date in pasto ai media. Ormai nessuno cerca nemmeno più di nascondere il massiccio uso e abuso di droghe nel mondo del rock. Tuttavia, è il Billion Dollar Babies tour a scioccare il mondo: l’album è primo in classifica in America e in Inghilterra ma nessuno si aspetta quello che avrebbe combinato la band sul palcoscenico. Su di un set costellato di dettagli osceni sono disseminati parti di corpi femminili strappati dai manichini e Alice Cooper si dimena in giro con la testa di una bambola attaccata sul cavallo dei pantaloni di pelle. Sul finale del concerto Cooper torna sul palco brandendo un’accetta, ghigliottina la testa di bambola e il sangue, finto, (si spera) invade il palco. Pare che le groupie del Midwest americano, così intriso e imbevuto di fondamentalisti religiosi, da Reborn Christian a Mormoni passando per i Battisti, siano le più scatenate, un po’ come il vecchio adagio italiano che recita ‘Le figlie di Maria sono le prime a darla via’. Durante il tour di Alice Cooper, queste bambole sostano fuori dai corridoi degli alberghi, addirittura in fila, in attesa di prendere il posto della ragazza che esce dalla stanza dei rocker per avere il privilegio di fare un pompino o altro ai loro beniamini. Let’s talk about cock devotion! Si racconta poi che in aereo la band e il suo seguito condividesse attraverso l’impianto di diffusione le folli avventure di letto elencando una serie di episodi conosciuti con il termine di “ball scores”. Insomma, le tacche delle palle! E di ball scores la vostra Doctor Love ne avrebbe da intasare la rubrica per anni … But I never fuck and tell, I am a lady. E cedo il microfono al sound di questo pezzo.
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