Bisognerebbe essere sempre innamorati. Questa è la ragione per cui non bisognerebbe mai sposarsi (Oscar Wilde)
Ne abbiamo fatta di strada, sorelle. Se un tempo il termine più usato, e abusato, per definire una donna sola era zitella, con tanto di connotazione spregiativa, oggi la donna singola è celebrata come non mai. Libera, autosufficiente, indipendente, consapevole. Non più in attesa di un compagno né votata al culto del matrimonio quale mirabile miraggio per completare la propria vita, la nuova donna libera si gode per la prima volta nella storia dell’evoluzione femminile i benefici dell’essere sola. E stando ai dati dell’ISTAT che vogliono l’esercito delle donne singole in costante aumento, sembra che stia diventando una lobby potentissima e molto corteggiata da marketing e politica. Mentre in passato la condizione di non ammogliato era fonte d’invidia per gli uomini e per le donne invece costituiva un’onta da nascondere, oggi sempre più donne scelgono consapevolmente di vivere da sole, di non sposarsi e addirittura di non fare figli. E’ una conquista o un fallimento? A mio parere, una conquista. Ossia poter scegliere cos’è meglio per ognuna di noi in base alle esigenze/desideri personali. In un articolo pubblicato di recente sul Times, la giornalista Elizabeth Day celebra il nuovo corso delle donne, definendole i nuovi scapoli d’oro. Oggigiorno è ok non essere sposate, non avere figli e mantenere una vita professionale, sociale, sessuale attiva e diversificata. Questo si deve in gran parte alle maggiori possibilità socio-economiche in mano alle donne che studiano e lavorano, a una consapevolezza di genere mai sentita così forte come adesso e a una prepotente presa di coscienza di molte donne che sono state sposate e hanno capito che non era il coronamento dei loro sogni. Nel mio specifico e personale caso, io sono innamoratissima. Come un’adolescente, o peggio perché non ricordo di essermi presa una simile scuffia nemmeno da ventenne. Quel frivolo e prepotente sentimento che ti fa veleggiare e sbarellare con un sorrisino ebete stampato sul viso in giro per la città; quella sensazione impellente e necessaria che ti spinge a volere il tuo amato sempre e per sempre. Ecco il punto: per sempre? Mah … Innamorata, sì ma sposata, no. Non che mi sia stato chiesto, un po’ la volpe e l’uva ma questo straordinario trasporto che sento per l’uomo che mi ha rapito cuore e diversi altri organi non si tramuta nel desiderio di convivere con lui sotto il sacro vincolo matrimoniale. Rimango salda nelle mie convinzioni: io voglio vivere sola, non voglio accasarmi e voglio amare fino al mio ultimo respiro. Per ironia della sorte e coraggio della sottoscritta, posso senza alcun dubbio affermare di aver amato e di essere stata amata intensamente molte volte. Che siano stati piccoli o grandi amori, poco importa. Conta quanto li ho sentiti, quanto ho condiviso, quanto ho ricambiato. Conta l’essenza del sentimento, non la sua durata. Oddio, la durata conta, ma in altri campi! Per non parlare, ma voi sapete che è la mia pappa quotidiana, dell’eros, dell’attrazione fisica, della chimica dei corpi. Sì, sto parlando di SESSO, strano! Quando le nostre vite sono elettrizzate dalla pulsione erotica, tutta l’esistenza è illuminata. Ed è proprio così: ogni cosa assume connotazioni diverse quando si è arsi da una passione travolgente. Io preferisco la passione alla stabilità. Forse perché sono instabile mentalmente e le emozioni nutrono il mio spirito meglio di quanto non farebbero i benefici della quotidianità. Non è facile stare con una donna come me perché sono forte e indipendente ma proprio in quanto tale posso diventare una preziosa e fidata compagna, perché la scelta del mio partner avviene non per necessità ma per consapevolezza. Di volere un uomo. Ma di non averne bisogno. Adesso passo e chiudo perché passo ad altro e apro altro. Tempo, infatti, di mettere in pratica la pulsione erotica che elettrizza la mia vita!
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