Il mio mènage à trois sull’Isola del Fuoco
“Usalo. Vogliamo guardarti anche noi.” Lo prendo avida tra le mani come farei con un cazzo in carne e ossa. Lo spettacolo in acqua si fa sempre più spinto; a bordo piscina Michael spompina Dominick che reclina in estasi il capo. Io m’infilo quasi tutto il dildo nero – è enorme – nella figa e lo muovo frenetica dentro e fuori ritmando il movimento della bocca di Michael sull’asta di Dom. Si avvicinano a me grondanti piacere e si sistemano su un’altra sdraio. Dom fa chinare Michael a novanta. Lo sonda prima con la bocca e la lingua, praticandogli un profondo anilingus. Amo l’anale e vedere la loro naturalezza mi eccita ancora di più. Alla lingua Dom fa seguire le dita e poi lo divarica bene per infilargli il cazzo e montarlo. Più li vedo pomparsi di sesso, più affondo il membro di silicone. Stiamo gemendo tutti e tre insieme, rapiti da questa marea erotica e sessuale. I versi si fanno sempre più intensi, sento il loro climax sopraggiungere mentre Michael si mena l’uccello. Esplodono entrambi davanti ai miei occhi e ai miei sensi aperti e rivelati.
Pervasa dall’odore del sesso ancora aleggiante nell’aria di questa torrida serata sull’isola di fuoco, piacevolmente sconvolta attendo il mio orgasmo e lo procaccio. Dom, sedato ma voglioso, si avvicina a me con il pene grondante, mi ordina di mettermi a quattro zampe, mi allarga bagnandomi con la saliva e mi sodomizza con il dildo. Io famelica mi masturbo con le dita tutte. Ho un orgasmo esplosivo e mi lascio sopraffare esanime dal piacere.
E questo è solo il primo dei racconti erotici che la Grande Mela mi ha ispirato e che mi sono ricercata nelle sue strade rumorose odorose e fragorose. Alla prossima!
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