Ah la città che non dorme mai, la Grande Mela, l’ombelico del mondo, Gotham City … Insomma, tutti noi “conosciamo” New York anche senza esserci mai stati. Io che la amo e venero, nonché critico, e frequento da oltre 25 anni sono di sovente interpellata da amici e conoscenti su cosa fare e cosa vedere in città. Bene, ho deciso quindi di scrivervi una piccola guida Robbie per visitare NY. A ognuno la sua e questa è la mia New York.
Primo consiglio: non fate i turisti italioti che appena sbarcati vanno alla spasmodica ricerca della pasta e della pizza, che seppur ottime anche in terra niuorchina, vi faranno subito bollare come provincialotti poco curiosi gastronomicamente. New York è davvero l’ombelico del mondo perché offre una quantità immensa di proposte per tutti i palati e non parlo solo di cibo. Arte, cultura, musica, cinema, sport … A voi la scelta e quindi la selezione di cosa vedere e provare. Tanto vale avventurarsi in sentieri e percorsi nuovi e diversi invece di percorrere sempre la solita stradina battuta, no? Allora armatevi di scarpe comode (Manhattan va girata a piedi con eventuali concessioni a metropolitana, facile e sicura, con tanto di Metrocard e all’occasionale taxi giallo semplicissimo da fermare, sempre che non piova o nevichi, allora sembra di stare a Milano durante la settimana della moda!) e di spirito avventuroso e curioso. Avete tutto il mondo a portata di “shoes” e “brain”. Abusate di entrambi.
Secondo consiglio: esistono diverse sistemazioni che non prevedono di alloggiare come greggi di pecoroni nella zona di Times Square, un tempo mecca del peccato con spettacolini hard, negozi XXX, donnine e spacciatori e oggi (ahimè) meta del turista giargiana di tutto il mondo. Evitatela se non per vederla e farvi un dannato selfie, poi via a gambe levate e lasciate i grupponi organizzati tra loro. Certo se volete vedere uno spettacolo di Broadway siete nella zona giusta. Tuttavia qui vi lascio una super dritta per cena nipponica in un micro Jap specializzato in spiedini e cucina giapponese non sushi/sashimi: Yakitori Totto Superbo! Non accetta prenotazioni, è sempre affollato, è in un posto minuscolo ma ne vale la pena. Anche nel conto. Se invece siete più per la vera cucina americana, andate in questo diner, un po’ turistico: Brooklyn Diner . Se invece volete mangiare un hamburger favoloso e cheap, in zona Times Square c’è la catena Shake Shack, che però io vi consiglierei di provare nella loro prima originale location a Madison Square Park. Sempre affollatissimo. Indicazioni su alberghi e altro non ne ho perché io affitto casa quando non riesco a scroccarla ai miei ricchi zii d’America. Dritte su come spendere poco a NY non ne ho. E’ cara. Buona fortuna a trovare alloggi a buon mercato.
Terzo consiglio: Guardate la gente ma senza fissarla. Osservate curiosi e rispettosi la fiumana interrazziale, di ogni religione e di ogni orientamento sessuale, che vi sfilerà davanti agli occhi. I newyorchesi sono persone che vanno di fretta. Non scortesi ma impegnati. Se volete fare loro domande, siate chiari e diretti senza far perdergli tempo. Che in un attimo ti mandano al diavolo. Siate svegli. Sarà molto apprezzato. Inoltre, amano gli italiani. In particolare quelli garbati e non caciaroni, che sanno esprimersi nella loro lingua senza richiedere voli pindarici linguistici. Se poi vi capitasse uno stronzo maleducato, direi che un bel “fuck you” o “vaffangù” lo capiscono subito.
A mio parere assolutamente da non perdere è una visita al maestoso Metropolitan Museum of Art, abbreviato in MET dai locals con ingresso libero anche se è suggerita una donazione di 25 dollari e con quello che vedrete soldi più che ben spesi. Anch il MoMa, il Museum of Modern Art, merita una visita. Bellissima anche la nuova sede del Whitney Museum al Meatpacking District progettata dal nostro archistar Renzo Piano. Per chi si avventurasse nel Lower East Side e nella fattispecie sulla Bowery, un tempo sede di leggendari club di musica punk come il CBGB, oggi sede dello showroom di John Varvatos (dove però è stato mantenuto il lurido bagno pubblico del club. Must-see!), vi consiglio il New Museum. Un altro museo sempre in zona LES (Lower East Side) è sulla bellissima e storica Orchard Street, dove nei primi del Novecento si insediarono ondate di emigranti ebrei, irlandesi e polacchi, e si chiama il Tenement Museum Per una serata trasgressiva, e molto cara, consiglio di non perdervi lo show a The Box http://www.theboxnyc.com/, una sorta di vaudeville/burlesque sempre nel LES. Astenersi moralisti e astemi, spettacolo forte. Solo attenti al dress code perché la selezione all’entrata è feroce. Se invece prenotate il tavolo (per la cifra di circa 400 dollari), entrate di sicuro (be’ con sti prezzi!). Qui un assaggio del loro show:
Ma per me, sopra ogni altro museo, è imperdibile la rituale visita al Museo del Sesso (che ho recensito per la rivista Playboy) il MOSEX ubicato sulla Quinta proprio accanto a Madison Square Park e a Eataly New York, l’emporio della gastronomia italiana dove bere un ottimo espresso e dove andavo quando sentivo la malinconia di casa. Sempre accanto a Eataly troverete la nuova sede della leggendaria libreria Rizzoli per nutrire la testa e non solo la panza.
Io, ahimè al pari di milioni di turisti, amo moltissimo l’HighLine Park, la vecchia sopraelevata rimodellata a parco che si estende per oltre venti isolati tra il quartiere di Chelsea e Hell’s Kitchen lungo il fiume Hudson (bellissimo l’Hudson River Park che da Chelsea arriva a Battery Park lungo il fiume e dove corrono i runners locali e la sottoscritta). Da fare a piedi ricordandosi che è proibito fumare in ogni parco/spiaggia/giardino di NY. Arrivati alla fine a Chelsea/MeatPacking district andate a vedere i Chelsea Market per pappa e compere. Assolutamente imperdibile il pesce (aragosta, seafood chowder/sushi) da Lobster Place proprio nei mercati. Qui potete ordinare da mangiare subito un’aragosta del Maine già bollita e sgusciata. Oltre al delizioso Lobster Roll, una sorta di hot-dog ma con l’aragosta. A questo punto vi direi di camminare (NY va vista camminando ma potete anche prendere il sightseeing bus e poi scendere dove vi pare) e di scoprire il West Village e il Greenwich Village con la sua intima atmosfera fatta di casette basse e stradine alberate. Su 501 Hudson Street c’è Employees Only, il posto dove fanno i cocktail più buoni di Manhattan e uno dei locali dove si cucca di più, inutile dirvi che sono una regular e che il proprietario, Mr. Henry, quando mi vede dice “OMG, dangerous woman is back!”. La domenica sera fanno piccolo spettacolo di burlesque. Se possibile evitatelo nel fine settimana quando arrivano tutti i “tunnels & bridges”, termine che indica i giargiana locali, in città. Altro speakeasy consigliatissimo: Apotheke in zona Chinatown.
Fate poi il Village, soprattutto Bleecker Street turistica ma sempre di fascino. Delizioso ristorantino italiano per una cenetta romantica immersi nelle rose del giardino di Palma: Palma’s su Cornelia Street, di cui conosco la proprietaria, carissima amica e dove un tempo lavorava come cameriera una certa Stephanie Germanotta prima di diventare Lady Gaga! Sempre su Cornelia poco dopo Palma, trovate il seafood restaurante Pearl Oyster Bar dove troverete il miglior Lobster Roll in assoluto con patatine della chef saffica Rebecca. Vi avviso che sono tutti posti cari ma NY non è certo a buon mercato. Anche se girando si trovano anche possibilità di pranzare con pochi soldi, basta cercarli. Fate Soho (fantastico per brunch Baltazar). Per la carne ottimo è Keens steakhouse ma anche Gallagher’s. Leggendaria a Brooklyn la steakhouse Peter Luger
Ed eccoci nella meravigliosa Chinatown, uno dei pochissimi quartieri che resiste alla “gentrification” urbana: prendete la metropolitana e scendete a Canal Street e fatevi rapire dagli odori, in alcuni casi puzze, di questo variegato quartiere etnico che si è mangiato Little Italy, ormai confinata a cartolina vintage su Mulberry Street. Se amate come me i ravioli cinesi, non mancate di visitare Dim Sum go go a Chatham Square. Altri posti da raccomandare: Joe’s Shanghai e Peking Duck House.
Per lo shopping, andate dove volete! Manhattan oggi la chiamano Dubai-on-Hudson per la quantità di negozi e department store. Io vi consiglio l’outlet cittadino Century 21 a Ground Zero (visitare la Freedom Tower), così andate a visitare i resti delle Torri Gemelle e poi aiutate l’economia americana facendo tanto shopping e terminate a Bryant Park a guardare la Statua della libertà e il culo di Manhattan. Prendete tranquillamente la metro per muovervi è veloce sicura e cheap. Fate la Metrocard direttamente dalla macchinetta. I taxi sono facilissimi da trovare e costano poco. Ricordatevi sempre che a NY la mancia è obbligatoria. 20%: per i ristoranti/bar raddoppiate le tasse che appaiono sul conto e avrete la misura della mancia da lasciare. Se non lo fate, vi seguono fuori dal locale. Trust me! Ovviamente non perdete uno o più giri a Central Park (The Boat House restaurant è bello ma veramente caro). Io vado a correre al tramonto partendo dalla 110 west e facendomi tutto il parco fino a Central Park South. Il modo migliore di visitarlo. Comunque, per un drink su un rooftop vista città andate all’Hudson Hotel o chiedete se ce n’è un altro più in voga adesso.
Non perdete il Dakota Building sulla 72est davanti a Central Park West. E’ tristemente noto perché davanti fu ucciso John Lennon e nel 1968 Roman Polanski vi girò l’inquietante film Rosemary’s Baby con una giovanissima Mia Farrow. Ma l’edificio è di una bellezza strepitosa, architettura gotica. Nel West Side troverete gli edifici più belli in assoluto antistanti il parco. Il mio consiglio sopra ogni cosa è fermatevi in un bar e osservate la gente. Vi vedrete passare davanti agli occhi tutto il mondo. Su di una piccola isola.
Se vi piace la musica, comprate Time Out NY e scegliete una band da andare ad ascoltare. Se amate il jazz da NY non tornerete più!
Visitate Harlem al mattino presto la domenica andando a sentire i gospel e poi riempitevi di fried soul chicken da Sylvia’s turistico ma leggendario spot. Apollo Theater è la mecca dei musicisti black di un tempo.
Se capitate ora sappiate che c’è il festival del cinema all’aperto a Central Park e per la programmazione cercate qui che inizia il 14 agosto fino al 18. Comunque informatevi perché i film all’aperto in estate ci sono ovunque anche a Brooklyn e a Bryant Park (vedere assolutamente la Library). Se siete in zona Grand Central Station, un indirizzo storico è l’Oyster Bar per rimpinzarsi di frutti di mare sorseggiando un Martini cocktail.
https://thepleasurechest.com/ è il negozio di sex toys storico del Village. Vai anche su Christopher Street gremita di leather bars e negozi rainbow.
Conosco poco Brooklyn (ahimè sono una vecchietta di 46 anni) ma visitate Williamsburg e Bedford Street. Deliziosi entrambi e pieni di giovani, musica, localini, boutique …
Se vi viene voglia di mare, prendete la metropolitana e andate a Coney Island. Un luogo magico e mangiatevi l’hot dog di Nathan’s. Un’altra istituzione! Altra fermata consigliata: Brighton Beach chiamata Little Odessa perché enclave degli immigrati russi. Andate a vedere il leggendario boardwalk di legno che collega i due quartiere e fatevi un tuffo nell’Oceano Atlantico.
Di dritte ne avrei ancora ma adesso mi sono scocciata di scrivere. Stay tuned!
NB. Fate l’amore ovunque! Io lo feci a Centra Park e Hudson River Park. Solo attenti a non farvi beccare come capitò a me hihihi … Se siete curiosi, leggete il mio racconto Cop & The City pubblicato su Playboy Italia.
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