
Dopo l’affascinate mostra a Palazzo Fortuny, dove ho comprato la biografia di Romaine Brooks, mi sono concessa una blasonata pausa té nel salotto più elegante d’Europa: il Caffé Florian fondato nel 1720.
Nutro una profonda ammirazione e passione per le donne del Primo Novecento, le artiste ribelli, antesignane della libertà d’espressione e di costumi, le folli baccanti dei Ruggenti Anni Venti, indomiti spiriti del nuovo e del misterioso. Palazzo Fortuny a Venezia, un tempo residenza del pittore, artista, designer, stilista Mariano Fortuny, è uno dei miei spazi museali preferiti. L’anno scorso ho ammirato la mostra dedicata alla stravagante e decadente Marchesa Casati Stampa , donna attratta da ogni eccesso, dalle droghe all’occulto, modella di tutti i protagonisti delle avanguardie. Figura leggendaria, sprezzante, chimerica, la Divina Marchesa fu compagna di D’Annunzio e finì i suoi giorni in miseria, dopo aver dilapidato un patrimonio ingente lasciatole in eredità dalla famiglia discendente di una dinastia tessile lombarda. La mostra attualmente esposta al Fortuny, Inverno a Palazzo Fortuny, vede protagoniste quattro straordinarie personalità femminili – Henriette Fortuny, Romaine Brooks, Sarah Moon e Ida Barbargo -, con le loro «storie» singolari e affascinanti, non solo sul piano artistico, compongono infatti l’offerta espositiva che la Fondazione Musei Civici propone nello storico palazzo dimora agli inizi del ‘900 dell’artista Mariano Fortuny. Proprio nell’ambito dell’omaggio dedicato alla moglie Henriette, «Ritratto di una musa», che per 47 anni, dal 1902, fu accanto al marito, contribuendo in misura determinante al successo delle sue creazioni tessili, per la prima volta in assoluto saranno visibili al pubblico alcuni filmati amatoriali girati da Mariano negli anni Trenta. Palazzo Fortuny propone così un intenso viaggio che, partendo dalla fine Ottocento, attraversa la Bélle Epoque e gli Anni Venti, per giungere fino ai nostri giorni, raccontando la declinazione al femminile della modernità. Una mostra in calendario dal 19 dicembre 2015 fino al 13 marzo 2016.

A sinistra “In Riva al Mare” 1914, autoritratto dell’artista, e a destra “Autoritratto” di Romaine Brooks