Il titolo dell’articolo è liberamente ma deliberatamente ripreso da uno scritto del sommo scrittore americano David Foster Wallace, intitolato appunto Una Cosa Divertente Che Non Farò Mai Più
Il mese scorso sono stata invitata da una cara collega/amica, la scrittrice/blogger Mary G. Baccaglini, a partecipare alla quattro giorni Dal Sogno Al Successo di tale Daniele Di Benedetti, di cui mi aveva già accennato tutta entusiasta descrivendomelo come “un evento pazzesco”. Io scrivo di professione e di passione e già l’aggettivo “pazzesco” mi stava ampiamente sulle palle. Sono una persona entusiasta della vita, tuttavia coltivo gelosa anche il mio cinismo e il mio scetticismo, troppa foga per qualcosa mi urta. Quindi quando lo scorso giovedì all’alba sono partita alla volta di Riccione per unirmi alla “setta d’invasati” del corso di life-coaching, PNL (acronimo che per me ha sempre significato Patetici Neuro Losers) e rava & fava, non si può dire che fossi una convertita. A me piace più essere invertita, bastian contraria, fedele solo a me stessa. Insomma, sono una tipetta tosta. Sul treno Bologna-Riccione incontro una del gruppo. Prima impressione: “ma dove cazzo sto andando?” mentre lei in preda a un’eccitazione incontenibile cercava di spiegarmi le cinque P del corso. La mia bacata e lurida mente già stava elaborando le sue cinque P. (Perversione, Perdizione, Prostituzione, Promiscuità, Pansessualità).
Giunta a Riccione, proseguo per la registrazione presso il Palazzetto e per puro caso, così come accadono le cose migliori della vita, sono avvicinata da una procace morettona calabrese, Daniela, che mi chiede timida se ho una sigaretta. Scopriamo di stare nello stesso albergo, l’Abner che non per nulla ha la AB di ABnormal nel nome perché scoprirò poi essere un covo di spostati e pazzi di vita. Il mio gruppo di pari. Con Daniela ci siamo dannate per trovare una piadineria romagnola perché il mio obiettivo principale era mangiare le prelibatezze del territorio, altro che crescita personale, io ricercavo la crescita “panzonale”. Sazie e contente, raggiungiamo il Palazzetto per il primo giorno del corso. E lì inizio a sentire una potente energia, trasmessa dal favoloso staff composto da circa una quarantina di ragazzi e ragazze che accoglievano i 1200 partecipanti con urla sorrisi battiti di mano ed entusiastici incoraggiamenti. Io sempre scettica – cosa cazzo fanno tutto questo casino? – ma garbata, ho risposto all’entusiasmo.
L’attesa per l’arrivo sul palco di Daniele mi ricordava quell’entusiasmo che si percepisce nell’aria a un concerto e quando il guru è comparso la sala è esplosa in un’eccitata accoglienza. Io piuttosto impassibile. “Mah, cos’è Scientology?”. Poi è iniziato il lavoro perché il corso non dà pillole magiche per la ricerca della felicità e lo stesso slogan del corso, Dal Sogno Al Successo, è ben più strutturato e ampio di quanto non voglia far credere l’accattivante claim. Insomma, oltre alle danze, alle urla e alle risate è poi giunto il momento di lavorare. Sul blocco: “Il blocco è sacro” ti diranno all’arrivo. Io guardo il quadernone storcendo il naso, sarà perché io al sacro preferisco di gran lunga il profano. Eppure dopo quattro giorni capirò anch’io quanta sacralità e verità ci sia dentro quel blocco. Perché ci sono scritte e riportate le mie aspettative, i miei sogni nero su bianco, i miei obiettivi oggi più strutturati che mai. Io credo molto al detto “già che siamo in ballo, balliamo” e la mia ritrosia iniziale ad aprirmi a questo nuovo percorso è stata gradualmente erosa quando ho consapevolmente scelto di partecipare all’esperienza.
Tuttavia, andiamo per gradi. Il primo giorno, iniziato alle 14.30 e terminato alle 21.30, ti trovi circondato da 1200 sconosciuti arrivati da tutta Italia e con percorsi di vita assolutamente trasversali. Incontri gente di qualsiasi estrazione, venuta qui per mettersi in gioco. Non per giudicare. Ognuno di loro, di noi, condivide storie, sofferenze ed esperienze da cui tutti possiamo apprendere una lezione. Cosa che avrei fatto nei giorni a venire mentre il primo giorno, ormai prostrata e affamata, verso le nove di sera quando il corso stava volgendo al termine al richiamo del guru di meditare in piedi a occhi chiusi focalizzando il nostro obiettivo, io spavalda e stronza ho tenuto gli occhi ben aperti osservando gli invasati accanto a me farsi rapire dai loro pensieri. “Ascoltate il vostro respiro” mah … io sentivo solo un possente languorino con lo stomaco che faceva i versi e mentre tutti visualizzavano chissà quale obiettivo strategico, la mia mente, o meglio la mia panza, ha visualizzato una piadina con la porchetta e una pinta di birra!
Il secondo giorno, che ci ha visto impegnati per dieci ore in aula, qualcosa è mutato. Nella mia percezione ma soprattutto nella mia attenzione. Miss Piadina La Scettica, da snobbettina de Milan, si è ricreduta su qualche cosa. E ne ha anche imparate un altro paio. Del resto, la vita non è che un’esperienza di costante apprendimento. Per chi pensasse, e so che siete in molti, non vi nego di esserlo stata anch’io in parte, che i corsi, eventi, incontri di crescita personale, PNL, life-coaching siano solo un self-help per sfigati, vi posso garantire, per esperienza personale (mai giudicare senza provare) che non è così. Una volta abbandonato lo scetticismo razionale, mi sono lasciata pervadere dalle forti emozioni condivise in un’aula gremita di gente di tutte le età – mi ha fatto molto piacere vedere tanti ragazzi giovani, non solo per il mio appetito predatorio da cougar de noartri – e ho pianto. Mi è successo nel sentire una donna aprirsi davanti a oltre mille sconosciuti, confessando il dolore, e la paura, di affrontare un divorzio. E nello stringere la mano della nuova amica Daniela, la cui forza, storia di vita e coraggio mi hanno molto emozionato vedendola piangere lacrime durante una meditazione/visualizzazione. O quando sul palco abbiamo ascoltato la storia di Ilaria, coraggiosa giovane donna su una sedia a rotelle che è riuscita a conquistare un suo posto nel mondo e la tanto agognata patente di guida. Trovandomi con Mauro, ragazzo umbro con una storia di vita personale molto forte e di sicura ispirazione per molti.
Perché oltre a gridare FIGATA PAZZESCA ogni tre parole, ben consapevole che suoni come una cagata “pazzesca” – e ogni tanto lo è sotto gli aspetti da show ammericcano con frizzi e lazzi, luci, musica e scenografie da evento pazzesco ma che servono per tenerci svegli e attivi e interessati – si riflette su noi stessi e s’impara a dialogare e affrontare le difficoltà della vita. Anche in maniera funzionale, con l’interessante corso dedicato al Business e al Marketing. Io conosco bene solo il marketting! Il ragazzo, il nostro life-coach, anche se è una definizione che lui non ama, Daniele di Benedetti, è bravo, onesto, carismatico e competente. Oltre che figo e simpatico. E io, come sempre, amo imparare, sperimentare e conoscere.
Rapita dall’entusiasmo altrui nonché dal mio dirompente e irriverente spirito, dopo quattro giorni decido di affrontare il percorso EXPERIENCE, un corso più strutturato e impegnativo, anche sotto un aspetto economico, che si svolgerà a Roma in quattro incontri separati di quattro giorni l’uno suddivisi in:
- PARTIRE PER RICOMINCIARE (Be’ sul partire potrei tenerlo io un corso avanzato. Del resto per me la parola “parto” non è un sostantivo ma l’indicativo presente prima persona del verbo partire)
- LIBERA LA LIBERTA’ (Nel mio peculiare caso, sarebbe stato meglio seguire un corso dal titolo “Chiudi il Buco” perché per me la libertà è un dogma spirituale che metto in pratica ogni attimo della mia esistenza)
- COMUNICAZIONE 360 (Per una natural born chatter come la sottoscritta, capace di comunicare a 360 gradi, in giro per il globo in tre lingue diverse, forse un corso un po’ superfluo)
- BUSINESS PRO (Questo invece per me avrebbe fatto faville: soprattutto la lezione “Gestione delle Finanze” dove sono certa sarei stata bocciata senz’appello).
Rientrata in città, senza dimenticare né tantomeno rinnegare la bellissima e istruttiva esperienza che ho vissuto e che mi ha donato nuove importanti amicizie, ho ponderato più a fondo l’impegno e i costi/benefici del corso e ho cambiato idea. Tra i motivi principali che mi hanno portato a cambiare idea ci sono il non dover andare fino a Roma, abitando io a Milano, per seguire un corso che mi dia una struttura professionale, sempre che la voglia (that’s the question) e il sapere di aver avuto il privilegio e la determinazione di lavorare su me stessa in tutti questi anni. Percorso non facile ma essenziale intrapreso tra i venti e i trent’anni con sessuologo, psicologo, analista e psicoterapeuta. Sì, ho avuto bisogno di sostegno e di guida in un periodo della mia vita estremamente complicato e pericoloso. Le basi che mi sono forgiata addentrandomi e affrontando i miei demoni di vita in passato, oggi mi servono non da grucce ma da solidi pilastri sui quali costruisco giorno per giorno la mia esistenza. La verità è che sto bene come sono e dove sono. Ci sarà sempre un anelito a un lavoro più stabile, a una scrittura più proficua, a una realizzazione più strutturata ma ho realizzato che nel complesso sono soddisfatta e in pace con ciò che sono e ciò che faccio. Se prima di seguire il corso, sentivo il bisogno di affermarmi e di farmi conoscere, adesso avverto la serenità di vivere una vita piena zeppa d’amore, rapporti, incontri, viaggi, risate, riflessioni, confronti. Il libro “Ricordati di Sorridere” di Daniele di Benedetti sostiene tesi e consigli che io metto in pratica da sempre nel mio contatto con l’esterno. Non mi pongo sopra a nessuno ma al tempo stesso so di possedere dentro di me tutti gli strumenti necessari per raggiungere qualsiasi obiettivo. Ma se il mio obiettivo, in realtà, l’avessi già raggiunto?
Insomma, la quattro giorni con Daniele di Benedetti è stata un’esperienza PAZZESCA che consiglio vivamente a tutti di sperimentare. Mettersi in gioco, confrontarsi con gli altri, accettare i propri limiti e amare se stessi sono punti essenziali per la crescita personale e per una vita più serena. Del resto, “Conosci Te Stesso”, come sosteneva Socrate, citato da Daniele, è un mantra fondamentale perché saperlo consente di scegliere il percorso da intraprendere.
Qui concludo citando un’altra fonte essenziale per la crescita personale, Henry David Thoreau, filosofo, scrittore e poeta statunitense dell’Ottocento che nel suo libro Walden La Vita Nei Boschi afferma:
Se un uomo non marcia al passo dei suoi compagni, magari è perché ode un tamburo diverso; lasciatelo marciare al suono della musica che sente, non importa né quanto lontana essa sia, né quale ne sia la cadenza.
Il mio consiglio è che seguiate il vostro tamburo, con il vostro ritmo e il vostro suono. Se ancora non l’avete sentito/trovato, allora un corso simile non potrà che tornarvi utile.
A tutti gli amici di Riccione che invece hanno scelto di proseguire con il corso EXPERIENCE (io terrò il corso SEXPERIENCE) non posso che augurare di trovare ogni risposta e ogni soluzione. Perché nessuno all’infuori di noi può crederci più di noi.
Roberta
PS. Siccome sono un’irriverente buffona, l’ultima sera a Riccione con gli amici ci siamo dati alla pazza ed etilica gioia per finire poi nella mia stanza a cazzeggiare e a fare maliziose foto che abbiamo inviato al guru Daniele con testuale messaggio: “Grazie Daniele. Finalmente cavalco il mio obiettivo!”
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