Ehi rockers, bentrovati su rocknrollradio. Questa è la mia ultima pillola del mese e per chiudere in dissolutezza il cerchio vi racconto di un’altra super groupie, amica di Miss Pamela, con la quale condivise anche qualche amante rockettaro. Sto parlando della bellissima e conturbante Bebe Buell, grande archetipo della rock-chick, ex Playmate, cantante, modella ed ex fidanzata on/off di una sfilza di musicisti tra i quali Todd Rundgren, Mick Jagger, Iggy Pop, David Bowie, Elvis Costello, Jimmy Page e Steven Tyler degli Aerosmith, con il quale ha avuto la figlia Liv, oggi attrice. Il film ‘Almost Famous’ di Cameron Crowe, dedicato appunto alle rockstar e alla figura delle groupie, s’ispirò in parte a Miss Pamela e in parte a Bebe per il personaggio di Penny Lane, interpretato da Kate Hudson. Comunque Bebe detesta il termine ‘groupie’, lei preferisce, a ragion veduta, definirsi una rock girlfriend. Come Pamela, anche Bebe, ha scritto un libro nel quale ha narrato le sue scanzonate avventure nel mondo della musica e intitolato “Rebel heart: an American rock and roll journey”. Nel libro, la Buell risponde alla sua maniera in merito al presunto rapporto ‘omoaffettivo’ tra Jagger-Bowie: “Odio dover rispondere a queste cagate. La sessualità di una persona è affar suo, e io non sono il sex toy di nessuno. E’ vero, ho ricevuto delle telefonate molto strane da Mick e David alle tre di notte, in cui mi invitavano a unirmi a loro a letto con quattro belle donne nere o quattro begli uomini neri. Non ho mai partecipato ad alcuna orgia. E’ vero, sono stata con tutti e due, ma non contemporaneamente. Bowie è stato più che un amico. Jagger è stato un mio fidanzato a intermittenza per anni”. La Buell non è solamente una bella tipina, è una tosta. Arrivata molto giovane a NY negli anni Settanta per fare la modella, di lì a poco diviene una presenza fissa sulla scena del mitico locale Max’s Kansas City, dove conosce Andy Warhol e il suo primo rock love Todd Rundgren, e stringe intime amicizie con le drag-queen che battevano sulla Second Avenue. Insomma, non era certo una figa di legno. Quello che maggiormente ammiro in questi dervisci seducenti, muse ispiratrici di tante canzoni e poesia, è la libertà e audacia che ha contraddistinto il loro percorso creativo e personale. In barba alle convenzioni di quei tempi e anche dei nostri, apparentemente liberati ma in realtà sempre meno tolleranti delle altrui diversità. Smettiamo i panni dei giudici della morale altrui, anzi svestiamoci del tutto e balliamo nudi. Facciamoci lordare di sesso e spensierata leggerezza, fottiamocene assolutamente del giudizio altrui, anzi fottiamo. Reagiamo alle ingiustizie, rispondiamo per le rime a chi ci scassa le palle, non lasciamoci più sottomettere. Let’s fight for our right to party.
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