DIMMI COME CHATTI E TI DIRO’ CHI SEI.
Un sagace amico l’altro giorno mi pregava d’inviargli uno screenshot dei messaggi privati che ricevo nella posta di FB e Instagram. A cosa mai era riconducibile siffatta curiosità? Elementare, web friends: io scrivo prettamente, ma non esclusivamente, di sesso, non sono un cesso a pedali, dichiaro fiera la mia libertà sessuale e pertanto ne leggo, e ahimè, vedo di cotte e di crude. Vi elencherò le diverse tipologie di chattatori.
IL VAGO
Non arriva subito al dunque ma la prende larga iniziando con Ehi ciao, che fai? Ciao, come stai? Ehi belle foto! Che mestiere fai? Ragazzi, nice try ossia bel tentativo, ma siccome dettaglio ogni azione che compio da mane a sera, ho il link del blog, ho precisato che sono traduttrice e giornalista, a meno che siate non vedenti non comprendo perché mi rivolgiate domande banali e retoriche. Ah sì, ce state a provà. Bravi, vi ringrazio per quanto abbia precisato sulla bacheca che FB non è Tinder invitandovi a non provarci. Anche perché essendo io donna ferina e libera, se mi garbate ci provo io. Se non lo faccio, eat the leaf, magnateve pure la quercia: no tripp for cats. Non mi piacete.
L’ESIBIZIONISTA
Nemmeno ti rivolge un saluto e subito eccolo postare foto dei suoi maroni, ovviamente non richiesta e secondo me pure rubata a qualche superdotato. Eh certo perché mai che arrivino foto di peni normali. Solo cassoni enormi. Qui capisci subito con chi hai a che fare: un coglione! Questa categoria la cancello e blocco immediatamente anche perché non ho dimestichezza a chattare con uno scroto. Quantomeno non virtualmente …
IL FETICISTA
Categoria ampia e variegata. C’è quello che si propone da subito di leccarti l’alluce del piede anche dopo una maratona nel deserto. C’è chi si offre di comprare le tue scarpe e le tue mutandine usate. Considerato quanto poco noi giornalisti/traduttori siamo retribuiti in questi tempi bui e ignoranti, trattasi di proposta decente rispetto alle indecenti proposte di scrivere per 20 euro… Inoltre essendo io una compratrice seriale di shoes & panties potrei ricavare un bel gruzzoletto dalla vendita. Ovviamente riciclerò ciabatte e completini infimi di Yamamay. La Perla è sacra.
LO SLAVE
Gli schiavi virtuali sono i miei preferiti. Garbati, posati e servizievoli. Si offrono di farti da chaperon perché “una donna come lei non può viaggiare in treno!!!”. Si mettono a tua assoluta disposizione: “Il mio sogno è di poter fare qualcosa di utile per lei. Come minimo merita di avere un autista personale che la scarrozzi dove necessita di andare.” Figa, adesso che ci penso non avendo più la macchina un cocchiere mi tornerebbe assai utile, al diavolo il rischio! Di certo mi costa meno di un Uber. O di un taxi in Italia… Sono sempre pronti a elogiarti: “Lei è un personaggio pubblico, per lei è anche rischioso girare con questi mezzi pubblici mal frequentati” E a farti sentire una regina quando in realtà sciabatti in tuta per casa da sola, senza manco un gatto, con il delivery cinese di Foodora: “Lei è una donna stupefacente. Spero di poter avere la chance di omaggiarla con delle Louboutin, le uniche scarpe degne di Lei.” Come fai a non amare lo slave?
IL PRATICO
Legge che tu non chatti e quindi l’unica mossa che può attuare, nel suo serialmente chattare con la qualunque, è lasciarti il suo numero di telefono, assolutamente non richiesto, dicendoti “Ci sentiamo su Whatsapp”. No, ma … chi te l’ha chiesto? Il numero… la chat … Whatsapp with you?! Ossia ma come stai?! Io confesso di odiare le chat, quelle perdite di tempo infinitamente futili, nonché seccanti, e tu subito ti poni per rompermi i coglioni al telefono? Eh certo sono una sex blogger quindi “questa non solo la dà, le piace pure e sa pure farlo.” Tu gli fai notare con garbo, quando hai veramente tempo da perdere, le altre volte li ignori come le maldicenze, che non ci pensi proprio a dargli nulla. E in un nano secondo hai risvegliato il serial killer, pratico, in lui: “Minchia una troia come te che se la mena a dare il numero.” Magari il culo lo do con più trasporto a uno sconosciuto piuttosto che dare a un coglione come te il mio numero privato.
IL PORCO
Di tutto e di più. Un ginepraio di richieste assurde, fuori luogo, esilaranti per chi come me discorre con ironia di sesso. “Certo tu li provochi!” è un’affermazione dissolutamente veritiera. Perché a volerle immaginare e fantasticare non sarebbero mai così gustose e spassose, le indecenti richieste. Il porco non perde tempo: “Ehi, a te il cazzo piace? Pure la figa? Cioè io e la mia tipa ci eccitiamo un botto a leggerti e vorremo scoparti. Tanto tu ci stai?” Mo’ inserisco un tariffario sulla pagina del blog: di certo guadagnerò di più che non scriverle ste avventure eroticomiche. “Sei una donna erotica e sensuale. Chissà come succhi l’uccello.” Questo era partito fintanto bene, lusingando il mio ego letterario ma non ricevendo risposta ha svelato la vera natura. Come lo succhio? Con la bocca.
IL TENERO
Non ti chiede nulla. Ti scrive belle parole, anche timide e molto gentili. Magari poi si sega a manetta sulle tue foto ma nell’approccio virtuale è educato e garbato. Notate che ho ripetuto più volte la parola “garbo”? Il garbo è eccitante per donne della mia risma. Anche la timidezza, nel mio caso, risulta erotica. Comunque apprezzo chi sa come scrivere e proporsi a una donna. Con questo tipo di chattatore ogni tanto mi scrivo e condividiamo pensieri. Rispettano le distanze, vere volute o presunte, e si contentano di uno scambio virtuale. Il resto l’ho già, in abbondanza, nella mia vita reale.
IL FIGO
Non chatta. Ti commenta. E lo fa bene. Con ironia, intelligenza, fascino. E tu nei tanti commenti inizi a ricercare il suo. Quando vedi che ha commentato, ti fiondi a leggerlo. Sorridi maliziosa allo schermo. Il figo ti ha agganciato. Adesso sei tu che vorresti chattarlo però, porca paletta, hai fatto un vanto del tuo IO NON CHATTO, isterica frigida, e il figo riesce a farti vibrare la bacheca. Virtuale. E non solo. Allora sei tu che fai il primo passo e lo chatti. Di solito non ti fa aspettare molto per rispondere perché il figo sa di averti cucinato a fuego lento. E’ un cacciatore e conosce la preda. E tu cacciatrice, in realtà, perdi ogni freno inibitorio quando diventi preda.
Yours Robbie
PS. Sia chiaro che se vi scrivo per prima, non sempre signi-fica FICA …
Lo so, siamo complicate. Siamo donne. Per questo sopporto più gli uomini.